giovedì 3 luglio 2008

Il Matto

«Nacqui tanto tempo fa, non ricordo né il giorno né l'anno, nella mia vita ho conosciuto tante donne, tanti uomini, ma ora non ricordo più i loro nomi, i loro volti. La mia vita incomincia qui tra queste quattro mura, senza un passato.
Ricordo solo un volto, un volto senza nome, una donna. Il suo volto mi appare continuamente nei sogni, sono tormentato da lei perché per quanto io mi sforzi di ricordare, il suo nome mi sfugge via, d'altronde non ricordo neanche il mio di nome.
Per tutti sono lo smemorato, il malato: il matto.»

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Good for people to know.