«Sono qui seduto sul mio letto e sento in me una sensazione che mi attanaglia l'anima, una strana sensazione di panico, la prima volta dopo il mio risveglio.
Mi manca! Mi manca la sua presenza, la sua compagnia il suo amore. Mi domando chi sono?
Mi manca! Mi manca la sua presenza, la sua compagnia il suo amore. Mi domando chi sono?
Non so quanti al mondo si facciano questa domanda e quanti abbiano una risposta; io non ho una risposta.
Come facciamo a sapere chi siamo? Come facciamo a sapere se ci conosciamo realmente?
Io non so cosa facevo, dove abitavo, dove sono cresciuto, chi sono i miei famigliari, chi mi ha cresciuto, sfamato. Io semplicemente non so chi sono.
Sono i ricordi che ci dicono chi siamo, da dove veniamo e quindi dove stiamo andando».
«Sono qui fermo alla stazione,
invano aspetto il treno che mi porti via,
che mi porti dove stavo andando;
dove i miei ricordi si sono nascosti,
dove finalmente potrò incontrarla,
riconoscerla, riconoscermi.
Sono qui fermo alla stazione
in attesa che la mia vita,
o che la vita, mi dia la possibilità
di essere semplicemente io».
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